sabato 30 aprile 2011

Il mio viaggio in Giappone - parte 5

Nuovo giorno nella favolosa Tokyo! Complice il brutto tempo, oggi si va all'Edo Tokyo Museum. Assolutamente da non perdere, contiene la collezione più estesa di oggetti riguardanti la antica Edo. Armature samurai, risciò su cui si può anche salire per farsi fotografare, auto d'epoca, ma la fanno da padroni i diorami e i modellini a grandezza quasi naturale di alcune case e quartieri, la ricostruzione del ponte Nihonbashi e di un teatro kabuki, dove si può vedere a diverse ore del giorno le performance di musici che suonano strumenti tradizionali come lo Shamisen, molto suggestivo. Si può anche provare a caricarsi di secchi per l'acqua come facevano nell'antica Edo, entrare in una casa tradizionale d'epoca e aggirarsi per le stanze, oppure girare per le vie antiche di quartiere fino alla bottega di un tipografo o a una sala da the. Possiamo vedere un diorama con una geisha con il suo sontuoso kimono e anche suonare delle campane votive.
Abbiamo anche avuto modo di vedere una mostra su Osamu Tezuka, con schizzi e bozzetti dello storico autore di manga e anime. La sua scrivania era stata trasportata con molti oggetti personali in bella mostra, insieme i bozzetti e schizzi del maestro con le tavole dei suoi personaggi più famosi come la principessa Zaffiro, Astroboy, Kimba e altri. Alla fine della mostra c'era anche l'immancabile shop, con molti gadget acquistabili, libri, poster, giocattoli, action figure e magliette delle quali ne ho acquistata una ad una cifra quasi mostruosa, non ho preso altro per ovvie ragioni.


Alla sera cena in un ristorante italiano dove ci aspettava un gruppo organizzato di giapponesi con cui abbiamo fatto "conversazione" mangiando spaghetti con polpette e altri piatti pseudo italiani. Serata molto divertente. Piccola osservazione, se siete dei non fumatori come me, preparatevi all'intossicazione da fumo passivo, in un paese progredito come il Giappone NON si può fumare per la strada e sui marciapiedi (se non in alcune piccole isole delimitate) ma si può e quasi si deve fumare nei locali pubblici quali ristoranti izakaya e karaoke!! Assurdo no?

Nuovo giorno e nuovo avventuroso itinerario, Harajuku! Con la metro scendiamo alla fermata Omotesando, ci accoglie uno stupendo viale alberato, dove si respira un aria molto chic, con punti vendita delle migliori firme internazionali Louis Vuitton su tutte. Su questa via ci sono diversi negozi che attirano la nostra attenzione, ci tuffiamo ovviamente da Kiddy Land, svariati piani di pupazzetti, peluches, materiale elettronico, studio Ghibli, Snoopy, l'onnipresente Hello Kitty e moltissimi altri ninnoli e giochi. Un posto magico dove una visita nella sua vecchia sede su Omotesando street poteva anche occupare diverse ore guardando piano per piano le meraviglie ivi contenute. Personalmente qui ho speso una fortuna, sono uscito con tre buste di roba impacchettata alla giapponese da premurose cassiere, soldi ben spesi! Ma se vi preparate agli acquisti da KiddyLand ricordate che non è certo un Hyaku En Shop, anzi...


Assolutamente da non perdere anche l'Oriental Bazaar il luogo migliore che mi è capitato di vedere per l'acquisto dei souvenir, sono tre piani di tessuti, antiquariato, bambole kokeshi, ventagli, cartoline, bacchette, di tutto! Lì ho acquistato diversi Yukata, il kimono leggero che si usa in estate o dopo il bagno, fortunatamente una delle commesse sapeva addirittura parlare un italiano comprensibile e ci ha aiutato nella scelta delle misure. Questo è un negozio assolutamente alla portata, ovviamente ci sono anche oggetti di prestigio ma i prezzi sono onesti secondo me. CONSIGLIATO!

Dopo KiddyLand e Oriental Bazaar una visita è d'obbligo anche al microscopico negozio Condomania, ovviamente vende condom di moltissimi tipi, compresi quelli dei cartoni animati e altre bizzarre variazioni sul tema.

Risalendo il viale siamo arrivati al ponte di Harajuku, dove i turisti arrivano per vedere le gothic lolita e le ragazze cosplay, con poco più avanti i gruppi di rockabilly anni 50. Devo ammettere che non ne abbiamo visti un granché di questi cosplay.

Ci siamo inoltrati nello Yoyogi Park, un parco molto esteso praticamente nel cuore del quartiere di Harajuku, con alberi enormi e fitta vegetazione che creano un ambiente a volte irreale, dove puoi anche dimenticare di essere in una delle più grandi metropoli del mondo. Seguendo il percorso e passando sotto a tre immensi torii si arriva al tempio Meiji-Jingu, costruito in onore dell' imperatore Meiji e della moglie che morirono rispettivamente nel 1912 e 1914. Mentre lo visitavo ho potuto ammirare molte donne e ragazze in abiti tradizionali, in kimono, ho inoltre avuto la fortuna di assistere a ben due diversi matrimoni con due cerimonie diverse. Una è stata molto suggestiva, con la coppia di sposi che ha attraversato il portico del cortile interno con i sacerdoti e le sacerdotesse in abiti della tradizione shintoista. 


Usciti poi dal parco abbiamo dato un veloce sguardo a Takeshita dori la via dello shopping giovanile brulicante di vita. Lì si trova una sede della Daiso, uno dei negozi più frequentati della via. 



Per chiudere la giornata, lasciata Harajuku abbiamo fatto tappa ad Akihabara. Molti di noi aspettavano da Kyoto questo giorno e questa meta. Akiba come viene amichevolmente chiamato il quartiere, usciti dalla metro ci siamo persi in questo stradone enorme, con palazzi altissimi e colorati e un sacco di gente ovunque. Personalmente dopo aver visto uno di questi grandi magazzini, colossi dell'elettronica, ho preferito concentrarmi sulla cosa che per me emanava più fascino, i negozi di anime manga e gadget. Mi sono diligentemente messo in fila per entrare nel primo, pieno zeppo di anime hentai, di manga e riviste dello stesso tipo. Uscito sono passato a quello poco più avanti, come un bambino, abbagliato e elettrizzato da quello che vedevo, primo piano di riviste, ultimi numeri di manga e ArtBook, altro piano di dojinshi genere shoonen'ai, salgo ancora su strettissime scale interne, ed eccomi a un piano con un Maid Caffè, poi uno con teche e una marea di action figure. Ok non posso rendere molto quello che si prova a stare li dentro, ma posso comunque provare a descriverlo. Esco, altro palazzo altra massa di gente, entro e qui trovo il migliore di questi negozi, diversi piani di cui ho perso il conto, ci vuole pazienza, è davvero pieno e le scale spesso sono bloccate i due ascensori sempre occupati. Qui ogni piano è un mondo a se una vera scoperta, uno pieno zeppo di ArtBook, divisi in ordine alfabetico, peccato che ancora non sapevo una sola parola di giapponese, ma ho spulciato e ho visto di tutto. Altro piano tutto di manga, salgo un altro piano gadget divisi per serie, ecco un piano con il materiale da disegno per mangaka, anche li la mia passione per il disegno si è fatta sentire e si anche qui ho comprato diverse cosette.. 
Uscito da questi negozi ho ritrovato alcuni compagni e ci siamo fermati a prendere una crepe, in una creperia con vetrina con riproduzioni di ogni loro crepe, opto per una con fetta di chees cake, frutta e crema, si una fetta di torta dentro una crepe! Non di certo come quelle che si vedono da noi..
Stanchi, pieni di buste e bustine con una marea di acquisti anche questa giornata ha termine. Alla prossima visita allo Studio Ghibli.

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