venerdì 27 aprile 2012

Muji

Oggi sono qui a parlarvi di MUJI, lo conoscete già? Se abitate o vi trovate a passare a Milano, Roma, Torino o Bologna, avrete la possibilità di andare a vedere uno dei negozi Muji. Certo da appassionato del Giappone non posso trascurare quei pochi marchi che anche nel nostro paese, importati direttamente dalle aziende madri in Giappone, ci permettono di assaporare un po' di vita nipponica. 
Il negozio Muji che ho avuto modo di vedere io è quello di Roma, sito in via Del Tritone 199. Non eccessivamente grande devo dire, comunque ben fornito di articoli da cancelleria, rigorosamente di provenienza nipponica (^_^), penne, matite, block notes ecc, inoltre una piccola parte è dedicata alla cucina, bicchieri, tazze, thermos, alcuni capi di vestiario, set da viaggio e anche una sezione mobili. 
Il catalogo è anche on-line e lo potete trovare nel loro sito http://www.muji.eu, effettuano spedizioni per acquisti dal sito. Muji fa del minimalismo un vanto, di regola gli oggetti in vendita non riportano il marchio dell'azienda, sono puliti nel design e discreti nei colori, niente di aggressivo. Devo ammettere che i prezzi non sono dei più vantaggiosi, soprattutto in questi periodi di recessione, spendere qualcosa in più è sempre più difficile. Per contro si può dire che la qualità è alta, e il negozio vale certo una visitina e vi sono prodotti non reperibili altrove.

Giudizio buono, prezzi altini, mi piace!

domenica 15 aprile 2012

Autostop con Buddha

Autostop con Buddha
Viaggio attraverso il Giappone
Will Ferguson
(2010), 12,5x19,5cm, 454 pagine, b/n, brossura
ISBN 978-88-07-72128-1
prezzo di copertina € 12,50
Feltrinelli (edizione Universale Economica Feltrinelli)

Eccomi qui con una nuova recensione su un'altro libro che ha come tematica il Giappone. Il libro è Autostop con Buddha, Viaggio attraverso il Giappone di Will Ferguson edizione Feltrinelli prima edizione italiana 2007. Si tratta di una sorta di diario di viaggio, l'autore, un insegnante di inglese di origine canadese, decide di partire per un viaggio attraversando tutto il Giappone da sud a nord. Da Capo Sata nel Kyushu fino a Capo Soya nell'isola di Hokkaido seguendo la fioritura dei Sakura (i fiori di ciliegio). La particolarità di questo viaggio è che il protagonista si impone di fare il percorso tutto in autostop, a diretto contatto quindi con i giapponesi, poco  avvezzi alla pratica dell'autostop e notoriamente riservati e restii ad approcciarsi con gli stranieri. Sembra un impresa impossibile, ma in realtà i presupposti verranno presto smentiti. 
In genere i libri di questo tipo sono scritti da persone che amano il Giappone e ne apprezzano la cultura. Tuttavia già dai primi paragrafi si percepisce che Will Ferguson non ama affatto il Giappone e i giapponesi e che si trova li probabilmente perché, come dice lui, percepisce uno stipendio "incredibilmente alto". Risulta altamente insofferente, con manie di persecuzione, con un complesso sul suo peso che non manca di riversarsi sui malcapitati che incontra, una fin troppo alta considerazione di se e della cultura occidentale (canadese-americana in particolare). 
Il suo passatempo preferito oltre che criticare usi e costumi è quello di mettere in difficoltà (alle volte offendere) i suoi interlocutori, in un occasione almeno arrivando ad aggredire verbalmente una delle persone che gentilmente gli offre un passaggio, reo di averci messo troppo ad arrivare facendolo bagnare sotto la pioggia. In un'altra occasione il nostro eroe afferma di essere stato sul punto di aggredire una povera vecchia perché, non capendo completamente quello che cercava di dirgli, pensava gli stesse dando del grassone.

domenica 1 aprile 2012

Matcha Latte

Come ho già accennato in un post precedente, quando sono stato in Giappone, facevo spesso colazione da Starbucks, dove ho scoperto appunto il Matcha latte. 
In questo post voglio farlo conoscere anche a voi, se vi piace il gusto del matcha (e del latte ovviamente) non rimarrete certo delusi. 

Serve un mug capiente, matcha (the verde in polvere), latte, zucchero (se trovate quello liquido è molto meglio) e uno di quei piccoli frullini per montare il latte.
In un bicchiere mettere un cucchiaino bello pienotto di matcha, lo zucchero a piacere e aggiungere poca acqua (meglio calda se lo zucchero non è liquido). Con il frullino amalgamare per bene il tutto e versarlo nel mug. Prendere il latte e scaldarlo (io lo metto nel microonde), quando ha raggiunto la temperatura desiderata senza farlo bollire,  montarlo con il frullino per ottenere un po' di schiuma, ora versarlo nel mug con il matcha. Un ultima immersione del frullino per qualche secondo ed il nostro matcha latte è pronto! Ovviamente se andate in Giappone correte da Starbucks e provate quello "professionale", ma attenzione ve lo danno caldissimo!


Tenete conto che le variabili incidono moltissimo sul gusto del vostro matcha latte, latte intero o scremato, matcha di alta qualità o da cucina e quantità dello stesso, zucchero liquido o solido ecc, fanno la differenza sia nel gusto che nell'aspetto.