martedì 27 settembre 2011

Il Giapponese Per Viaggiatori

Oggi vi parlo un po' di questo nuovo libro che ho acquistato. Il Giapponese per Viaggiatori è edito da Edizioni Kappa, l'autore è Francesco Vitucci e il sottotitolo è: come farsi capire viaggiando attraverso il Giappone.
Il libro è impostato sul racconto di alcuni aneddoti di viaggio di un tale Marco, comincia con un viaggio a Kamakura che occupa i primi quattro capitoli  in quanto Marco è già a Tokyo. 
Abbiamo in tutto 15 capitoli, con un appendice finale, un davvero breve frasario e quelle che il libro definisce nell'indice genericamente "tabelle" che altro non sono se non i due alfabeti Hiragana e Katakana...
Nonostante sia un testo semplice e di poche pretese, allo stesso tempo diventa alquanto ostico se già non masticate un po' di giapponese scritto, il libro fa un uso abbondante dei kanji seppure accompagnati dalla lettura in furigana, è presente il testo in italiano. Gli esercizi a seguito dei brevi resoconti di viaggio del protagonista li trovo completamente inutili, essendo senza spiegazione non si capisce come una persona dovrebbe completarli, sono di livello non elementare e danno per scontato una conoscenza grammaticale di base che non è esplicitamente richiesta ne palesata nella quarta di copertina. Devo dire che invece ho trovato interessanti gli approfondimenti che aprono ogni capitolo, semplici e ben scritti, sarebbe stato meglio usare le pagine degli esercizi per sviluppare meglio questa parte di testo che risulta assai breve e fruibile in poche decine di minuti pertanto sulla base di questa non è nemmeno giustificabile l'acquisto di questo volume. All'interno del libro è riportato che sul sito della Kappa Edizioni sono disponibili i file audio delle lezioni, infatti ogni lezione è corredata di una simpatica icona con numero del file sonoro e una nota musicale, a significare che si può ascoltare la traccia audio, ora, può anche essere che sia un mio limite, ma sul sito della Kappa Edizioni non mi è stato possibile reperire tali file e considerando che è stato pubblicato in luglio il tempo per metterli online c'è stato, se ci sono e li trovate fatemi sapere dove li hanno messi....... L'unica cosa che ho trovato è il file demo parziale della prima lezione.
Trovo che questo volume sia stato redatto in modo al quanto superficiale, come se fosse stato stampato in tutta fretta, nonostante dei buoni presupposti li avesse lo consiglio solo ai fissati sul Giappone e che hanno già delle conoscenze base della lingua e soprattutto 16,00 euro che gli avanzano in tasca.
Se non siete d'accordo con le mie impressioni lasciate un commento e fatemi sapere che ne pensate, la vostra opinione mi interessa sempre.

Edit: oggi ho controllato e sono stati implementati i file audio

domenica 25 settembre 2011

Daruma 達磨

Sapete cosa è un Daruma? Io l'ho scoperto dopo il mio primo viaggio in Giappone, quando in un negozio di souvenir molto fornito (Oriental Bazaar) ho acquistato questo piccolo oggetto perché a pelle mi dava una bella sensazione, inoltre lo trovavo molto tradizionale e tuttavia non conoscevo assolutamente la sua "abilità"!
Si ha una abilità! Quella di esaudire un vostro desiderio. Quando lo comperate ha gli occhi bianchi, si deve quindi esprimere un desiderio e disegnare con l'inchiostro una delle due pupille e lasciare l'altro occhio bianco, in questo modo il Daruma vi aiuterà ad esaudire la vostra richiesta con la sua influenza positiva. Una volta che il desiderio si sarà avverato dovrete però ringraziare il vostro Daruma dipingendogli l'altro occhio, segno che tutto si è svolto nel migliore dei modi! 
Io ho dipinto il primo occhio al mio Daruma quando ho iniziato a pensare al secondo viaggio in Giappone, cosa che non ritenevo facilmente realizzabile senza il suo aiuto, e devo dire che mi ha aiutato, perché sono riuscito dopo due anni a tornare in Giappone. Tornato dal mio secondo viaggio ho potuto ringraziarlo e dipingergli il suo secondo occhio, in fondo il mio desiderio si è realizzato e anche lui aspettava da un po' di averlo!
Si possono trovare di diversi colori e misure e si trovano anche accompagnati da altre rappresentazioni tradizionali, come quello che vedete nella foto ad esempio, che sta sotto la zampetta del maneki neko, doppia fortuna! Si posso anche comperare facilmente su molti siti internet, non sono oggetti costosi dopotutto, certo è meglio prenderlo in loco.
questo Daruma ha tutti e due gli occhi, ha decisamente fatto il suo lavoro! l'altro è sottobraccio a l Maneki.
un Mix di portafortuna tra cui anche Daruma
stazione di polizia con Daruma gigante all'entrata

sabato 17 settembre 2011

Kimmidoll?

Andavo cercando un regalo di compleanno da accompagnare ad una torta per un amica in vari negozi di gadget e oggettistica, ma non trovavo niente che mi desse quella soddisfazione di aver scovato la cosa giusta. Ovviamente doveva essere un regalo che potesse piacerle ma che fosse anche nel mio stile! Finché, girando girando, in un negozietto, su uno scaffale, mi sono apparse una serie di piccole bamboline del tutto simili a delle kokeshi, sono rimasto stupito perché per un attimo mi sono sentito come in Giappone quando mi fermavo a guardare sugli scaffali le raffinate kokeshi dalle varie misure e dai molti colori. Ma ero a Roma! Ho capito di aver trovato finalmente in una di quelle piccole bamboline il pensiero perfetto come dono per quello che per me rappresentava.
E' cosi che ho conosciuto le Kimmidoll, oggetti chiaramente ispirati alle bambole tradizionali giapponesi. Di diverse misure, di molteplici colori ed espressioni ma cosi evocative! Poi mi è stata regalata anche un agenda sempre appartenente a questa serie, anche questa di chiara ispirazione nipponica, sulla sovracopertina in tessuto è stampato un motivo che ricorda il crisantemo, fiore simbolo del Giappone. Forse molti di voi già conosceranno questa serie di oggetti o li avranno visti, ma volevo comunque segnalarli, per le persone fissate con il Giappone come sono io, o solo per chi cerca un regalo originale e raffinato.





venerdì 9 settembre 2011

Istituto Italiano di Cultura a Tokyo

Una delle mie mete del secondo viaggio a Tokyo era l'Istituto di Cultura Italiana, non lo so, ma non potevo esimermi dall'andare a dare un occhiatina a un pezzetto di Italia a Tokyo.. Cosi un giorno mi sono fatto una bella passeggiata e ci sono arrivato! Il "nostro" istituto di cultura si trova vicino al palazzo imperiale a Kudanshita; dodici piani più due interrati che ospitano un auditorium e una biblioteca di oltre 15 mila volumi, sorge su terreno "italiano" donatoci negli anni 30 dal barone Takaharu Mitsui in segno di amicizia fra i due paesi, a riprova di questo una targa in pietra lasciata dal nobile giapponese posta nel vecchio giardino dell'istituto insieme a un albero di cedro centenario. La nascita del primo edificio risale al 1941, nel 1945 l'edificio viene distrutto da un bombardamento e solo nel 1959 l'istituto venne ricostruito interamente e da allora la sua attività continua fino ad oggi. La struttura attuale in vetro metallo e cemento,  è su progetto dell'architetto Gae Aulenti, la facciata è a forma di grata dipinta di colore rosso lacca, i lavori cominciano nel 2003 ad opera della società Kajima a costo zero per l'italia che lascia in uso per ciquant'anni due terzi dell'edificio a quest'ultima e terminano nel 2005, anno in cui si inaugura il nuovo edificio. 
Un aneddoto curioso che non tutti conoscono riguarda questo edificio di design, pare che il rosso lacca adottato dalla ditta costruttrice sotto suggerimento dell' architetto abbia creato non pochi dissapori, infatti di fronte si trova il palazzo del gruppo editoriale Yomiuri, il suo presidente Tsuneo Watanabe ha ingaggiato una vera e propria lotta di forza contro l'istituto italiano, a quanto pare il gruppo non gradisce la tonalità troppo accesa di rosso! Per diversi anni ha cercato in tutti i modi di far ridipingere il palazzo della Aulenti senza ottenere il suo scopo, usando anche la propria testata giornalistica, il quotidiano "Yomiuri Shimbun" uno dei maggiori del paese, per attivare petizioni a tal fine, arrivando a protestare anche con il governo italiano creandone un affare di stato. Colore che peraltro è stato scelto appositamente per il Giappone, richiama infatti il rosso di cui sono colorati i palazzi imperiali i templi e i torii in tutto il paese. Il progetto in quanto tale è stato presentato e approvato dalla municipalità nella sua interezza, nella forma e nel colore prima della costruzione. Ma tant'è che ad oggi, il nostro Istituto di Cultura sfoggia ancora il suo ben noto e discusso rosso lacca sulla facciata e devo dire che gli dona molto...




venerdì 2 settembre 2011

Genki An Integrated Course in Elementary Japanese

Qualche post precedente ho parlato dei libri per imparare il giapponese Nihongo Kantan senza troppo entusiasmo, bene, confermando il mio poco entusiasmo per quelle pubblicazioni ora voglio spendere qualche parola a favore di un altro set di libri. Mi riferisco a Genki An Integrated Curse in Elementary Japanese. Questi due volumi, sempre con testo in inglese e giapponese, hanno illustrazioni piacevoli e un metodo didattico semplice e lineare di facile comprensione. Ci sono inoltre disponibili i file audio che aiutano e migliorano molto la comprensione del testo soprattutto per carpirne la pronuncia ovviamente. Il libro è diviso in capitoli che presentano diverse situazioni che diventano lo scenario della lezione, in genere un dialogo, fruibile oltre che da testo anche dal file audio e a seguire la sezione vocabulary con le parole usate o attinenti alla lezione e prosegue con la parte grammatica e cosi via per ogni lezione. Nel primo libro ad esempio troverete come temi come shopping, new friends, a trip to Okinawa; nel secondo Valentine's Day Education in Japan e molti altri. Entrambi i libri si completano con i rispettivi Workbook 1 e 2  e il volume Answer Key. Sono abbastanza facili da reperire tramite i negozi online, almeno per quanto riguarda i 2 libri base. Se ne trova anche la copia digitale in rete ma questa è un'altra storia :)

Genki 1 An Integrated Course in Elementary Japanese
Eri Banno-Yutaka Ohno-Yoko Sakane-Chikako Shinagawa
Vol.1 prima edizione 1999, 368 pagine
ISBN 4-7890-0963-7
Pubblicato da The Japan Times Ltd
Workbook
Vol.1, 136 pagine
ISBN 4789010015
Pubblicato da The Japan Times Ltd



Genki 2 An Integrated Course in Elementary Japanese
Eri Banno-Yutaka Ohno-Yoko Sakane-Chikako Shinagawa
Vol.2 prima edizione 1999, 340 pagine
ISBN 4-7890-0982-3
Pubblicato da The Japan Times Ltd
Workbook
Vol.2, 122 pagine
ISBN 4789010023
Pubblicato da The Japan Times Ltd

Nuova edizione 2011
 (il testo è stato leggermente modificato per lo più 
   a favore di uno stile più colloquiale; integrato il 
   il cd con i file audio)