mercoledì 13 aprile 2011

Il mio viaggio in Giappone - parte 2

Nuovo giorno, nuove tappe! 
In marcia per arrivare al Sanjusangen-do, il tempio della dea Kannon costruito nel 1164 e distrutto da un incendio nel 1249 e ricostruito nel 1266. Ospita in una lunga sala 1001 statue della dea dalle mille braccia Kannon (dea della misericordia).
Impressionante vedere tutte queste statue disposte in nove file degradanti con al centro una grande statua della dea. All'esterno dell'edificio principale un bellissimo lago giardino, il tutto circondato da un colonnato di colore arancio acceso. Mi sono dato all'acquisto di diversi omamori che qui erano disponibili in molte varianti. Inutile dire che anche qui abbiamo incontrato moltissime scolaresche in divisa.

Kiyomizu-dera entrata
Ecco una delle tappe che mi sono piaciute di più di Kyoto. Patrimonio dell'UNESCO, il Kiyomizu-dera è composto da una serie di edifici costruiti dal 1633. Vi si accede da una strada piena di negozietti, è costruito sulla montagna e in mezzo al bosco, i vari edifici sono collegati da sentieri e ponti, dalle terrazze si gode un ottima vista. Si arriva anche a una fontana con tre zampilli, alla quale con una fila diligente tutti si possono dissetare e beneficiare delle proprietà delle tre fontane. 

All'uscita ci siamo dedicati all'esplorazione della marea di negozi delle vie di accesso al tempio, ristoranti, snack, ceramiche e altri souvenir. Io mi sono dato all'assaggio diversi gusti di senbei, gelati e altre leccornie, ho acquistato in un grande negozio di porcellane un bicchiere da the verde che uso regolarmente. Una scatola di biscotti di Meitantei Conan e due maneki neko, sicuramente anche altri souvenir che ora non ricordo hehehe.

Tappa seguente Yasaka-jinja, santuario shintoista situato vicino al quartiere di Gion. La sera si illumina delle lanterne che sono appese intorno all'edificio centrale. Inutile dire che poi siamo andati a vedere il bellissimo quartiere delle geishe Gion, dove le strade hanno mantenuto il sapore di un tempo con le basse costruzioni a un piano con facciate in legno, noren e steccati, dove non è inusuale riuscire a intravedere delle vere geishe, anche se non amano farsi fotografare, almeno quelle che abbiamo incontrato noi.
Gion
Abbiamo avuto la grande fortuna di poter essere lì nel periodo del Miyako Odori, che si svolge solo ad Aprile, e se ci andate non dovete assolutamente perderlo! Se non mi ricordo male ci sono quattro orari diversi per assistere allo spettacolo. I posti migliori vanno a prenotazione ma la galleria ha i posti liberi, ci si siede in piccoli spazi quadrati o su panche di legno e si assiste allo spettacolo. Le geiko e le maiko fanno danze e balli tradizionali in sincrono e piccole scene recitate dove la scenografia cambia di volta in volta. A sinistra del palco vengono accompagnate da strumenti tradizionali. Indimenticabile.

Prima di rientrare in ryokan ho avuto la mia prima esperienza con un konbini, i convenience store aperti 24h, dove ho acquistato dell'umeshu qualche lattina di final fantasy dolcetti vari e dei favolosi KitKat al the verde! Si al the verde, buonissimi! I kombini sarebbero presto diventati parte integrante del mio mito per il giappone.

Alla sera ho voluto provare una cena in un McDonald's, ma certo non sapevo cosa mi aspettava... non ci ho trovato il BigMac o il Chicken ma il ChickenCheesKatsu! Panino assurdo con una cotoletta ripiena di formaggio impanata e al posto dell'insalata il cavolo tagliato a julienne con una salsa simile alla barbecue.
Un'esperienza anche quella no?
Alla prossima puntata con con nuove tappe. Per chi invece avesse perso la prima parte la trova qui.

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