martedì 21 novembre 2017

Momiji! 紅葉


Il mio momiji è stato il monte Takao, a circa un'ora da Tokyo! Il giorno prima di tornare in Italia, per il mio saluto al Giappone, ho scelto di fare una gita fino alla cima di questo monte, dove sono arrivato con una lunga camminata fra i boschi.
Dalla stazione di Shinjuku intorno alle 9 di mattina, tramite la linea Keio, ho preso il biglietto scontato alla biglietteria automatica, andata e ritorno da shinjuku con una  tratta di salita o discesa dal monte con la cremagliera o con la seggiovia, poco più di mille yen.

Sono arrivato alla fermata Takao-Sanguchi e dopo essermi guardato un poco in giro, aver preso il pieghevole con la cartina che ha anche lo spazio per apporre i timbri una volta arrivati alle varie tappe, dopo un breve percorso tra bancarelle di manju e negozietti tipici, come avevo precedentemente deciso ho iniziato la mia salita completamente a piedi, evitando la prima e unica tratta percorribile elettricamente.

Il sentiero si inoltra da subito nel bosco, si rivela alquanto ripido e a volte affiancato da un piccolo corso d'acqua, non ero solo nel mio percorso, molti giapponesi tra cui più anziani di quelli che mi sarei aspettato avevano fatto la mia stessa scelta e si inerpicavano sulla stradina che ancora molto distava dalla cima!
Arrivati a poco meno di un terzo del percorso, ovvero alla stazione di arrivo della seggiovia e della cremagliera, ci sono dei punti di ristoro e una fontanella dove riempire la vostra bottiglietta d'acqua. E si riparte per la cima, ci sono diversi percorsi che si possono fare per la salita, alcuni più semplici altri più veloci ma più impegnativi.
Da non perdere i templi in onore dei Tengu, veramente belli con statue che rappresentano diverse di queste creature mitologiche. A pagamento è visitabile anche una piccola comunità di scimmie, in un habitat recintato.
E dopo quelli che sembrano un milione di passi, tra percorsi tra lanterne, piccoli templi, bancarelle e rappresentazioni di quello che sembra un polipo, si arriva alla cima!
Il traguardo quando ci sono arrivato io era molto affollato, sulla terrazza panoramica c'erano molte persone che consumavano il loro pasto e svariate classi delle elementari sedute a terra che mangiavano i loro bento attentamente sorvegliate delle insegnanti.
Dopo il meritato riposo e le dovute foto si affronta la discesa per tornare a casa, non prendete lo stesso sentiero della usato per la salita, sceglietene un'altro e godetevi un diverso punto di vista della montagna!
Io per scendere ho scelto il percorso immersione nella natura, uno stretto sentiero sterrato tra alberi e radici, con un ponte sospeso da attraversare, molto suggestivo e per l'ultimo tratto sono sceso con la seggiovia. Ovviamente in tutto questo percorso non vi dimenticate di fare i timbri ad ogni tappa! Io mi ero dimenticato quello della cima... ho dovuto riaffrontare la salita per andarlo a recuperare...








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